atmosfera primordiale

Pubblicato il da esplorandoilmondodelpiupiccolo

L’evoluzione della nostra atmosfera.

 

1800 milioni di anni fa l’atmosfera terrestre per noi risultava irrespirabile, perché era costituita da gas altamente tossici e velenosi per tutti coloro che respirano l’ossigeno.

Per esempio si poteva trovare la CO2 (anidride carbonica); NH3 (ammoniaca); e CH4 (metano),  il CO (monossido di carbonio) e tanti altre sostanze, l’O2 (ossigeno) era un gas minore, addirittura assente. Si potevano trovare anche nuvole e vapori di acido solforico, la terra era un pianeta inospitale eppure la vita era presente ugualmente!

In quella remota epoca potevano vivere unicamente solo i procarioti anaerobi capaci, esseri capaci di adattarsi a qualsiasi condizione avversa e vivere in posti estremi.

 Lo scenario del paesaggio sulla terra di quel tempo era del tutto diverso dal nostro odierno: c’erano parecchi vulcani in eruzione, l’attività all’interno della terra era in fermento, geyser, solfatare e nubi tossiche si potevano scorgere dappertutto.

C’erano estese lagune, quasi come oceani, che erano costituiti da una specie di brodaglia  detta “brodo primordiale”, ricca di abitanti unicellulari semplici, ma anche da numerose colonie.

Qui si potevano osservare delle vere e proprie guerre tra individui microscopici per la lotta alla sopravvivenza in quel mondo ostile, ma entrava in gioco anche la selezione naturale in base alle condizioni ambientali e la legge del più forte: “il più grosso mangia il più piccolo”.

·       C’erano batteri eterotrofi che si nutrivano di altri batteri o di sostanze sciolte nella laguna.

·       C’erano batteri autotrofi che sfruttavano la luce del sole e la CO2 dell’atmosfera, assieme alle sostanze inorganiche semplici disciolte nel brodo ( come acqua e Sali minerali), e agli enzimi fotosintetici (contenuti nei mesosomi), per compiere la reazione chimica di fotosintesi clorofilliana, liberando ossigeno nell’atmosfera come prodotto di scarto.

·       C’erano le alghe azzurre, che anche loro compivano la fotosintesi clorofilliana, queste ultime si riproducevano a vista d’occhio, divenendo una quantità grandissima e alterando con la produzione di ossigeno la composizione dell’atmosfera del tempo.

·       C’era un procariote che si chiamava mitocondrio (poi vedremo più in là, adesso che fine ha fatto oggigiorno), capace di usare l’ossigeno.

·       C’era un procariote che si chiamava cloroplasto, capace di effettuare la fotosintesi clorofilliana (poi vedremo più in là, adesso che fine ha fatto oggigiorno).

 

 

 

 

 

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