Museo Zoologico

Pubblicato il da esplorandoilmondodelpiupiccolo

Visita al Museo di Zoologia

 

 

 Quando siamo usciti da scuola diluviava e, per andare al museo, ci siamo bagnati tutti .

Arrivati al museo di zoologia, abbiamo incontrato Alessia che ci ha fatto da guida all’ interno del museo.

Ha iniziato spiegandoci le tecniche di conservazione degli animali esposti: ci ha informato che tutti gli animali presenti nel museo non sono stati uccisi ma trovati già morti, che hanno la pelle vera e che sono sostenuti dall’interno con un’ impalcatura di plastica.

Come prima cosa abbiamo visitato la sezione riservata agli uccelli.

La guida ci ha spiegato che quelli più belli e appariscenti sono i maschi e che le femmine scelgono come compagni quelli più belli perché sono anche i più sani e quindi possono far nascere uccellini in buona salute.

Camminando, la guida ci ha fatto fermare davanti a un gorilla imbalsamato, in prossimità dell’esemplare c’erano 5 nuvolette di legno di cui ognuna aveva un odore diverso: ci ha fatto mettere in fila ed annusare ad uno ad uno gli odori. Poi ci ha fatto sedere dicendoci che tipo di essenza era contenuta in ciascuna delle nuvole: la prima conteneva l’estratto di lavanda ; la seconda di muschio bianco, una sostanza estratta dal cervo muschiato ed usata per realizzare profumi; la terza l’odore di una farfalla che però il nostro olfatto non riesce a sentire, ma che invece il loro riesce a captare ad una distanza di circa 30 KM ; la quarta l’ odore di una puzzola (la guida ci ha spiegato che usa quel pungente fetore per difesa) ; la quinta, invece, conteneva l’ odore di un pelo di gorilla, molto acre perché serve ad attirare le femmine.

Proseguendo nella visita siamo arrivati davanti ad un esemplare di leone marino ed Alessia ci ha spiegato che questi animali hanno orecchie molto piccole per mantenere costante la temperatura del corpo ed anche perché così nuotando non creano attrito con l’acqua. Ci ha spiegato inoltre che molto spesso le foche vengono usate come attrazioni per esempio negli spettacoli di zoo marine …

Successivamente ci siamo recati davanti ad una vetrina con dietro un mammifero chiamato “narvalo”. Questo mammifero vive in acque molto fredde ed il suo dente era molto pregiato e ricercato nel medio evo perché veniva spacciato come corno dell’ unicorno.

Siamo anche andati a vedere il cervo : esso è erbivoro e non ha i denti incisivi, ma solo i molari . Inoltre il cervo maschio rinnova ogni anno le corna (palchi ) che poi, a seconda dell’età, ricresceranno più o meno lunghe e con una ramificazione in più ( le femmine non le posseggono ). A volte capita che durante le battaglie dei maschi le corna si incastrino. La guida, inoltre ci ha spiegato che i cervi, due ore dopo la nascita, iniziano a correre per abituarsi a fuggire dai predatori.

Dopo i cervi abbiamo visitato i due habitat estremi: il deserto e il polo nord.

Nel deserto il clima è molto caldo di giorno e freddo di notte. Inoltre, ci è stato spiegato che, poiché in quel territorio l’acqua è carente ci sono alcuni animali, come il cammello e il dromedario, all’interno delle cui gobbe c’è l’acqua viene trattenuta da un tessuto grasso che forma, appunto, la gobba ed utilizzata al momento del bisogno.

Nel Polo Nord, invece, il clima è molto rigido e la flora tipica è la tundra. Per quanto riguarda la fauna, invece, è presente l’orso polare, mammifero di grandi dimensioni.

L’orso polare ha il pelo di colore bianco per mimetizzarsi dalle prede per poi poterle assalire, il naso e la bocca sono di colore nero per trattenere il calore del sole: pesa all’incirca 300/400 Kg e quando è seduto può raggiungere l’altezza di due metri.

La guida ci ha detto che anche il nostro corpo è un habitat: lo è per i batteri.

Ha continuato l’esposizione dicendoci che anche i vulcani sono habitat, in questo caso dei batteri anaerobi.

Dopo aver finito la visita guidata siamo andati in una sala per partecipare ad un laboratorio interattivo.

Qui abbiamo imparato la differenza tra gli animali vertebrati e quelli invertebrati: i vertebrati sono tutti quelli che hanno uno scheletro interno, mentre gli invertebrati sono quelli che hanno una corazza (esoscheletro) al di fuori del corpo per proteggersi.

Inoltre Alessia ci ha spiegato che per conservare gli animali si può usare un liquido chiamato formalina.

Di seguito abbiamo altresì appreso che, a differenza di quanto comunemente si pensa, i serpenti sono dotati di colonna vertebrale e dunque rientrano nella categoria dei vertebrati.

Abbiamo sezionato un’orata pesce tipico del Mar mediterraneo ed abbiamo appreso che le sue carni sono più grasse, quando si tratta di pesce di allevamento rispetto a quello che vive in mare aperto.

Infine ci hanno spiegato la differenza tra la pannocchia, il calamaro, la cozza e l’orata: la prima è un crostaceo, il secondo e la terza sono dei molluschi e tutti questi sono invertebrati mentre l’orata è un pesce vertebrato.

Finito il laboratorio alcuni di noi sono andati a comprare dei souvenirs mentre altri sono andati fuori dall’edificio per fare merenda.

Tutti stanchi e con i piedi indolenziti siamo tornati a scuola in tram.

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