Uscita didattica gita Alviano Prima E e seconda I
Il giorno lunedì 28 febbraio la professoressa De Gennaro ha avuto una fantastica idea: portarci all’oasi naturalistica di Alviano, (per saperne di più vai al link) un posto bellissimo, dove consiglio di andare perché si imparano e si approfondiscono molte cose.
Siamo partiti da Roma alle ore 8 e 30 e dopo due ore di viaggio in pullman finalmente siamo arrivati a destinazione.
All’inizio piovigginava, ma presto ha smesso, e il cielo è ritornato sereno.
Abbiamo conosciuto due guide che hanno formato due gruppi.
Laura era la guida più severa, ma tutte e due si sono dimostrate molto preparate sugli argomenti.
La prima attività della giornata è stata il bird-watching ,
cioè osservare gl i uccelli.
La nostra guida, ci ha divisi in tre gruppi spiegando che dovevamo andare negli appositi capanni e osservare con i binocoli gli uccelli e classificarli.
Laura ci ha consegnato il materiale necessario: due binocoli, la mappa dei capanni e un piccolo libricino dove c’erano disegnate le varie specie di uccelli; tutto questo materiale ci serviva per classificare le varie specie.
Dopo aver fatto bird-watching, Laura ha illustrato il lago e ha spiegato che l'Enel negli anni sessanta ha realizzato un progetto: quello di creare una diga, ovviamente artificiale, per produrre l’energia idroelettrica; in seguito,però, si è formato un lago e l’ambiente che lo circonda molto umido, che per gli uccelli è una sosta nei lunghi viaggi di emigrazione, infatti, viene chiamato ”autogrill per gli uccelli “. Il WWF ha prestato attanzione a questo luogo, e da alcuni anni si occupa della sua preservazione.
Laura si è soffermata su delle bacheche nelle quali si trovavano sia tracce animali (impronta di cinghiali, di tassi, di nutrie etc.); sia tracce inquinanti umane, selezionando i materiali e il tempo che avrebbero messo per decomporsi (lattine, sigarette, fazzoletti carte di merende) Prima di pranzo siamo andati in un bosco che si chiama “bosco igrofilo” cioè che è affine all’umidità. A tutti era venuta fame e abbiamo mangiato i nostri panini con appetito. Ci siamo riposati e abbiamo giocato un po’ ; dopo la pausa hanno ci hanno ridivisi sempre in due gruppi.
Prima di andare al laboratorio abbiamo campionato dell’acqua che si trovava in uno stagno per poi analizzarla allo stereoscopio e poi al microscopio ottico.
C’è un piccolo stagno costruito artificialmente : per prima cosa hanno scavato una fossa e l’hanno ricoperta dentro con un telo impermeabile e in fine si è aggiunta dell’acqua e con il tempo si sono formati i microrganismi e i macrorganismi.
Laura è riuscita prendere un ditisco e ci ha fatto vedere che aveva una bolla d’aria con la quale respira. Al laboratorio abbiamo visto allo stereoscopio i buchi del retino con il quale abbiamo campionato l’acqua dello stagno.
Dopo, sempre allo stereoscopio abbiamo osservato gli organismi pescati nello stagno. Ad esempio abbiamo visto la lenticchia d’acqua, (foto in basso) che vive in superficie soprattutto nelle acque ferme.
L’ingrandimento al microscopio ottico è più grande: la guida ha preso una goccia d’acqua dello stagno per analizzarla e abbiamo osservato il plancton.
Laura ha messo in un vetrino una dafnia: la pulce d’acqua. La pulce d’acqua è un crostaceo con l’esoscheletro trasparente, all’interno ha delle strutture piatte ,chiamate zampette branchiali che servono per respirare; le pulci d’acqua si muovono con le antenne. Opposto alle zampette branchiali c’è il cuore, vicino al cuore c’è l’occhio formato da cellule fotosensibili, cioè sensibili alla luce. Attaccato alle zampette branchiali troviamo il tubo digerente.
La pulce d’acqua si nutre di alghe.
Questi organismi, che sono dei crostacei minuscoli, quando l’acqua in cui vivono si prosciuga muoiono ma, depongono le uova ,(sono uova molto resistenti alle temperature). Quando l’acqua giungerà dove prima era prosciugata le uova delle pulci d’acqua si schiuderanno,ma solo se le condizioni ambientali sono favorevoli.
Abbiamo anche visto il rotifero, un microrganismo pluricellulare che ha le ciglia chiamate vorticelle vivono su altri organismi e vi si trovano anche nella parte esterna della pulce d’acqua. I cyclops hanno il corpo segmentato e hanno un solo occhio infatti il nome viene da ciclope. Le femmine si riconoscono perché dietro se hanno una sacca nella quale si trovano le uova.
Le diatomee sono alghe unicellulari, sono cosmopolite perché si possono trovare dappertutto. Fanno parte del fitoplancton.
L’effimera come larva ha una vita che va dai 3 mesi ai 2 anni, una volta fatta la metamorfosi alcune specie vivono solo qualche ora.
nella foto a fianco un effimera adulta
La larva della libellula ha le stucchi alari dalle quali, quando si svilupperà, usciranno le ali. La larva della zanzara può vivere sia nell’acqua sia sulla terra infatti attraverso dei peli riesce a restare a galla per respirare. Infine abbiamo osservato una ecosistema e abbiamo dedotto che questi animali o organismi hanno bisogno l’uno del altro per sopravvivere.